martedì 22 giugno 2010

De Molen Hel & Verdoemenis 666

Scrivo questo post d’istinto per parlarvi di questa birra che mi ha davvero impressionato.

Non sono esperto degustatore né tantomeno un recensore, voglio solo riportarvi le sensazioni provate nel godere un piccolo calice di questa fantastica birra.

Infatti la bottiglia che vedete è quella della Special Edition da 18 cc. !!! che abbiamo amorevolmente condiviso centellinandola fino all’ultima goccia.

Una Imperial Stout che è come bere una crema di caffè impreziosita da sentori di cacao e sostenuta da una alcoolicità importante che ti colpisce già all’olfatto. Leggermente carbonata, direi quel tanto che la rende da subito gradevole al palato, ha quell’esplosione di aromi di tostato e cacao che non sovrastano quella nota, per me sorprendente, di luppolo agrumato che riesce comunque a farsi sentire al palato completando la degustazione in modo spettacolare.

E’ una birra di una “complessità armoniosa” che degustata a temperatura ambiente con una scaglia di cioccolato di Modica mi ha regalato delle sensazioni davvero indimenticabili.

Una di queste preziose bottiglie numerate, grazie agli amici del Beer Shoop Stato Liquido di Torino, è ora nella mia riserva speciale e resterà li in adorazione in attesa della occasione speciale per poterla assaporare ancora una volta.




martedì 8 giugno 2010

Quarta AG ...Così và meglio...

Bene con la mia 4 AG siamo andati decisamente meglio.

Ho ancora realizzato una variante della precedente Blanche in modo da produrre un po’ di birra leggera e dissetante come scorta per l’inizio di questa estate. Poi se il risultato è soddisfacente la presenterò anche al concorso per Homebrewer che si terrà a luglio in quel di Piozzo.

Ammetto che le cose sono andate bene in fase di cotta tanto che mi sono permesso di fare una specie di diretta via Twitter mentre procedevo nelle varie fasi di lavoro così alla fine del post troverete qualche foto.

Pur avendo aumentato la percentuale di fiocchi rispetto alla precedente ricetta anche la filtrazione è andata via liscia senza nessun intoppo. L’ efficienza questa volta è stata del 60 % non eccelsa ma comunque può andare bene. La mia attenzione infatti era tutta mirata a evitare cappelle nella fase di priming. Devo dire che in maggio le due settimane fredde mi hanno aiutato a ottenere una fermentazione assolutamente perfetta dal punto di vista della temperatura che è rimasta costante a circa 15 °C con un mosto stabilizzato a 17°C. Questa volta ho lasciato tutto a riposo senza travaso intermedio, e dopo due settimane di fermentazione da una OG iniziale di 1043 sono arrivato a un FG di 1009 con una attenuazione apparente del 79%, tutto pronto quindi per il priming e imbottigliamento. Ho calcolato 5 gr. di zucchero per litro di birra e preparato con cura maniacale le bottiglie necessarie, imbottigliando la domenica mattina di buona ora in modo da essere ben riposato e senza le distrazioni tipiche dovute alla mia ormai numerosa famiglia che ancora riposava. Tutto questo con la speranza di evitare bombe fermentative e bottiglie infette che sono stati i due eventi penalizzanti delle mie precedenti realizzazioni. Per la prima criticità devo dire che ci siamo, infatti come da foto questa volta il manometro dopo 3 settimane di maturazione a 21°C si è attestato a circa 3,5 bar che è un valore di pressione in fase di rifermentazione accettabile.

Il primo assaggio di questa nuova Gran Madre mi ha soddisfatto.

Dolce, ma non stucchevole, con un amaro bilanciato e note speziate non eccesive alla fine un leggero pepato dello zenzero ma il tutto sembra essere ben equlibrato.

Lasciamola maturare e poi farò un confronto finale tra la prima produzione “bomba” e questa più “ tranquilla…….”




Ci siamo una pressione ragionevole....