lunedì 17 gennaio 2011

#TweetBeer Lavori in corso.....


Dalla splendida comunità di Twitter sempre in fermento nasce :

Vogliamo creare la prima Birra Social Condivisa del Web e per farlo abbiamo bisogno dell' aiuto di tutti :

Si sceglie 1 malto, 1 luppolo, 1 lievito poi si sceglie 1 ingrediente speciale e ognuno può personalizzare la ricetta con tre ingredienti di propria scelta e poi .... buona cotta a tutti !!!



Questa è l'idea di base in progress....

i vostri commenti inseriteli da @emanu_

Il sondaggio da @BirraZen



Torniamo a parlare di Birre.. Prima parte



Oggi devo scrivere per un doveroso aggiornamento sulle ultime birre prodotte nel 2010 anche se partiamo dal lontano mese di luglio.

Per la precisione il 10 luglio 2010 ho realizzato una cotta sul mio impianto con la partecipazione dei miei compari di homebrewing Carla ( aka in AreaBirra cg64) e Alberto ( aka in AreaBirra ab62).

Con loro è nata una bella amicizia che ci unisce anche nella passione per la buona Birra Artigianale. Il nostro progetto in comune era quello di realizzare insieme una birra sfruttando al massimo il mio impianto e vedere come sarebbe andata una cotta gestita a 6 mani.

Ovviamente il lavoro è partito dalla ricerca della ricetta, e in questo Alberto è insuperabile sia per sua la precisione e puntigliosità nel definire i dettagli della ricetta, che per la capacità di scovare spunti e idee nel web navigando in siti esteri per me davvero irraggiungibili vista la mia scarsa capacità con l'inglese.

Dopo un attento lavoro abbiamo concordato per realizzare una Birra di Natale da presentare poi a dicembre al concorso del The Dome di Nembro.

Queste birre non sono banali da realizzare in quanto il rischio di renderle stucchevoli con errori nella speziatura o di dosaggio dei malti è molto comune, quindi cercando di giocare sul mix di spezie e aggiungendo uno zucchero un pò particolare, abbiamo cercato di creare una ricetta il più possibile bilanciata ma ovviamente bevibile.

Come dicevo per lo zucchero non abbiamo scelto solo il classico zucchero candito bruno ma anche la Cassonade che in Italia non è di facile reperibiltà mentre è più comune in Belgio.

La cassonade è uno zucchero bruno estratto direttamente dalla canna da zucchero appena dopo la separazione della melassa. Non essendo raffinata si presenta con cristalli irregolari e con “impurità” quali sali minerali, gomme e cere che ne conferiscono il tipico colore bruno e il leggero aroma di rhum. Abbiamo pensato che con queste caratteristiche potesse essere una interessante integrazione con il solito zucchero e quindi è stata inserita nella ricetta.

La cotta di per se è stata gestita insieme senza difficoltà, devo dire che siamo assolutamente in sintonia come modo di lavorare e gestire le varie attività, questo ovviamente aiuta molto nelle economie di lavoro.

Impianto pronto per la cotta

Alberto e mio figlio Alessio al Mash in

Mash in corso

Alberto alla filtrazione in raffreddamento


Certo abbiamo avuto qualche contrattempo tipo aver innaffiato il soffitto e il pavimento con mosto bollente a causa di un tubo nel circuito della pompa che avevo dimenticato di stringere, ma queste sono piccolezze......

Soffitto battezzato con mosto.....


Alla fine dopo 12 ore di lavoro il mosto era a posto nei fermentatori e pronto a gorgogliare.

Frigo modificato per controllo temperatura


Fermentazione partita dopo meno di 24 ore

Quindi, come da foto, tutto bene fino all'imbottigliamento... poi la rifermentazione ci ha fatto disperare in quanto la birra pur con un buon priming era quasi piatta. Rapido consulto e sia passa all'azione apriamo tutte le bottiglie e aggiungiamo in ognuna qualche granello di lievito. Un paio di settimane a temperatura ambiente e voilà una carbonatazione perfetta.
Molto interessante l'evoluzione della birra nel tempo monitorata con assaggi periodici e confronti tra di noi sulla degustazione. Con il passare dei mesi la birra si è fatta più armoniosa le spezie si sono uniformate senza prevalere in eccesso tra di loro, lo zucchero cassonade ha contribuito al grado alcoolico (notevole) ma ha dato anche un contributo di dolcezza e aroma delicato e interessante.

Colore Ambrato carico difficile da riprodurre in foto


Le nostre valutazioni hanno avuto un riscontro positivo infatti a dicembre al concorso intitolato Le Bire de Nadal la nostra Xmas Alice e stata premiata con il primo posto.

Che dire una bella soddisfazione !

Dimenticavo Alberto è anche un artista... ecco la spettacolare etichetta creata per Xmas Alice



venerdì 7 gennaio 2011

Sidro di pera Poirè. Prima parte.....

Tutto nasce da un viaggio di lavoro presso Mortain, in Normandia, il giugno scorso.
Ho alloggiato in un tipico Hotel dove alla sera ho gustato una ottima cena sorseggiando un favoloso Poirè :


Che dire... è stato amore alla primo sorso !!!
Un aroma delicato, fresco ovviamente fruttato, perfetto equilibrio tra una lieve dolcezza e una piacevole frizzantezza, semplicemenente un nettare che nulla ha da sfigurare confrontato con un vino bianco di classe.
Tornato a casa ho subito iniziato a riflettere su come tentare di riprodurre questa meraviglia e cosi ho messo a punto questa ricetta per la mia versione Beta 1.0 di Poirè

Succo di mela di montagna bio Cascine Rosa 32% 2.800 cc.

Succo di pera Bio Achillea 68% 6.000 cc.

Acqua 3.000 cc.

Brewing sugar ( Destrosio monoidrato ) 1.000 cc.

Lattosio 170 gr.

Lievito Champagne Yeast WLP 715 125 gr.

Acido ascorbico 2 gr.

Sali nutrienti Yeast Nutrient WLN 1000 HB 4 gr.





Ho preferito, per questa prima prova, realizzare un blend tra succo di mela e di pera nel tentativo di ottenere una maggiore complessità di aroma.
Ho utilizzato il lattosio, in quanto zucchero complesso non modificabile dal lievito, per sostenere la dolcezza e lo zucchero normale per aiutare la gradazione alcoolica.

La preparazione, partendo da succhi già pronti, è stata semplice infatti è bastato sciogliere gli zuccheri in acqua tiepida, far raffreddare il composto e poi mescolare tutti gli altri ingredienti nel fermentatore, e alla fine per terminare una bella dose di ossigeno per aiutare l'attivazione del lievito.
Considerando che il lievito era nominalmente scaduto da tempo ( ma sempre conservato in frigo a 5°C ) e che non ho fatto lo starter i risultati della fermentazione sono stati davvero notevoli :

Fermentazione dopo 36 ore da inoculo lievito


Fermentazione dopo 7 giorni da inoculo lievito


Fermentazione dopo 13 giorni da inoculo lievito



Residui fermentazione


Gravità iniziale OG 1060
Gravità Finale FG 1006
Grado Alcolico Alvol % 7,2%
Attenuazione apparente AA% 90 %

Indubbiamente questo lievito ha fatto il suo lavoro non c'è che dire !
Il mosto è risultato già leggermente frizzante, lievemente dolce e fruttato molto simile a un prosecco.... a mio parere davvero promettente.
Dopo una ulteriore settimana di abbattimento a freddo a 5°C ho fatto l'ultimo travaso e sono passato all'imbottigliamento.
Per la rifermentazione in bottiglia ho preparato un priming con 40 gr. di zucchero e 750 cc. di succo di mela.
Le bottiglie hanno riposato fino a ottobre quando ho deciso di provare a farle degustare agli amici incontrati nelle serate di #Wiandfi dai ragazzi di @Statoliquido .
I giudizi sono stati confortanti, e anche se ancora giovane, il mio poirè e stato considerato gradevole e, cosa fondamentale, senza difetti.
Unanime la considerazione più importante ovvero la mancanza di complessità aromatica anche se l'aroma fruttato era ovviamente presente.
Questo limite è ovviamente dovuto all'utilizzo di un succo ottenuto da un solo tipo di frutto ed è su questo aspetto che intendo lavorare per realizzare la versione Beta 2.0 di cui vi farò sapere a breve ( spero.... ) nella seconda parte di questo racconto.
Ciao a tutti e alla prossima
Santè !